IL FESTIVAL
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comic off
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Il rione Testaccio ospita, per il secondo anno consecutivo, il festival di teatro comico TESTACCIO COMIC OFF: una lunga serie di spettacoli di teatro e di cabaret, conferenze, presentazioni di libri, proiezioni e tanto altro, che dal 7 al 18 settembre 2016 animerà i luoghi della cultura del noto quartiere romano.
Dodici sono i teatri che prendono parte all'evento; oltre 80 le compagnie, provenienti da tutta Italia, che tributeranno un lungo omaggio all'arte comica.
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Il Testaccio Comic OFF si struttura in una serie di spettacoli contemporanei (circa 15 ogni sera, ciascuno dei quali replicato dalle due alle tre volte nei giorni successivi), ospitati in ognuna delle numerose sale aderenti. Svariate le possibilità di scelta: dalla commedia al cabaret, dal monologo comico alla commedia musicale.
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Il festival si innesta felicemente sul ricco tessuto teatrale del vivace rione e delle zone immediatamente cirostanti: una fitta rete di teatri di piccole e medie dimensioni che negli ultimi anni ha saputo fidelizzare un numero sempre maggiore di persone all'arte del teatro, e che aderisce ora con entusiasmo al progetto comune di un festival interamente dedicato all'universo del comico.
il rione testaccio
Particolare delle stratificazioni dei cocci
Particolare delle stratificazioni dei cocci
Porta San Paolo è una delle antiche aperture delle Mura Aureliane. È senz'altro una delle porte romane in miglior stato di conservazione. La piramide Cestia, costruita tra 18 e 12 a.C., è il monumento funebre di Gaio Cestio Epulano, magistrato romano. Si colloca nel contesto della moda egizia particolarmente diffusa a Roma in quegli anni.
Costruita ad inizio '900, fu pensata come testimone e continuatrice dell'antica chiesa di Santa Maria Antiqua al Foro.
L'ex mattatoio ospita una delle sedi del MACRO, museo di arte contemporanea.
Fulcro delle attività commerciali dell'antica Roma, Testaccio ospitava l'emporio della città, e sulle sue coste tiberine sbarcavano navi cariche di merci provenienti da tutto il mediterraneo: grano, vino, olio, materie prime essenziali il cui trasporto era affidato alle anfore. Tali contenitori, monouso, venivano poi gettati e lasciati ad accumularsi: la progressiva
stratificazione dei cocci (in latino testae), ha dato origine al rilievo collinare conosciuto come Monte de' cocci.
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Abitato in età moderna prevalentemente da pastori e contadini, divenne dalla fine dell'Ottocento un quartiere operaio, come conseguenza del piano regolatore del 1873 che predeva lo sviluppo industriale della città proprio in zona Ostiense. Ne è un esempio l'ormai dismesso mattatoio, oggi vero e proprio museo dell'archeologia industriale romana, nonché sede del Museo d'arte contemporanea e della Città dell'altra economia.
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La recente e fruttuosa opera di riqualificazione del quartiere ha permesso al rione Testaccio di diventare uno dei punti di riferimento culturale e di intrattenimento della città: numerosi i locali della movida, così come ricca è la serie di teatri e centri culturali che animano uno dei cuori pulsanti della Capitale.
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